Il 17 Dicembre 2020 la Città di Latina firma la Dichiarazione di Parigi entrando a far parte nel novero delle Fast Track Cities, un gruppo sempre più numeroso di Comuni che si impegnano nella lotta per il contenimento e lo stop delle nuove infezioni di HIV.
La dichiarazione di Parigi impegna i Comuni sottoscrittori a mettere in atto tutte le possibili strategie volte al raggiungimento dell’obiettivo 90-90-90 prima e dello stop di nuove infezioni poi.
90-90-90 significa che il 90% delle persone con hiv conoscano il proprio stato sierologico, che il 90% di queste accedano alle terapie antiretrovirali e che il 90% di queste ultime abbiano una carica virale non rilevabile.
È chiaro quindi come l’accesso al test per tutta la popolazione, la disponibilità delle cure e delle strategie terapeutiche di prevenzione, nonché capillari programmi di informazione siano fondamentali.
Da questi presupposti l’Associazione Seicomesei, da sempre in prima linea nella lotta allo stigma verso le persone che vivono con hiv, insieme al reparto di malattie infettive dell’ospedale di Latina e al comune di Latina si è data da fare per l’apertura di un Checkpoint cittadino.
Il Checkpoint è uno spazio non ospedaliero dove volontari opportunamente formati e medici del reparto, somministrano test rapidi per hiv e altri infezioni sessualmente trasmissibili, offrono counseling pre e post test, danno informazioni corrette sulla salute sessuale, la prevenzione, i comportamenti a rischio.
Il Latina Check point come servizio prende l’avvio con il Summer Test, tre serate dedicate alla prevenzione e ai test gratuiti, in Piazza del Popolo a Latina e a Fondi, e in concomitanza di eventi culturali e musicali. Ad Ottobre 2021 inaugura lo spazio di Via Legnano 83 messo a disposizione dal Comune per dare continuità al servizio offerto in uno spazio fisico e accogliente.
Settimanalmente volontari e medici aprono le porte del Check point per portare l’opportunità di fare un test rapido anonimo e gratuito a quante più persone possibili. Dal mese di Novembre sarà attivo un servizio di counseling professionale per persone che vivono con hiv, anche e soprattutto nel momento in cui scoprono di aver contratto l’infezione , e per i loro conviventi.
Sono allo studio progetti di collaborazione con la ASL e il comune per entrare nelle scuole e portare agli studenti corrette informazioni sulla prevenzione e la salute sessuale.
FTCI è una partnership globale nata
nel 2014 dall’iniziativa della città di Parigi in congiunzione con IAPAC (Associazione Internazionale dei fornitori di cura per l’AIDS), UNAIDS (programma congiunto delle Nazioni Unite su HIV/AIDS) e UN-Habit (Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani).
FTCI si concentra sullo sviluppo di una rete mondiale di città che liberamente scelgono di focalizzarsi sul raggiungimento degli impegni contenuti nella Dichiarazione di Parigi.
Gli obiettivi primari per il 2020 sono il raggiungimento del traguardo 90-90-90 dell’OMS: 90% delle persone che vivono con HIV diagnosticate; 90% dei diagnosticati che assumono terapia (ART); 90% di quelli che assumono terapia con carica virale (virus nel sangue) non rilevabile (undetectable).
La riduzione dello stigma e della discriminazione nei riguardi delle persone sieropositive (con HIV) a zero. Le città sono in prima linea nella lotta all’HIV/AIDS perché in esse si concentra la maggioranza delle persone con infezione, ma anche delle popolazioni più vulnerabili e più fragili, quindi, più a rischio di contagio.
Le città aderenti si impegnano ad accelerare e aumentare le risposte locali all’AIDS, attraverso la costituzione di una rete di collaborazione con gli enti pubblici e privati che si occupano di lotta all’HIV/AIDS, ma anche condividendo buone pratiche d’azione e di monitoraggio ed idee innovative con le altre città Fast Track.
Gli obiettivi generali del programma FTCI sono:
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